Il contesto

La scuola è inserita nel quartiere di Campagnola, nella zona periferica di Bergamo inclusa tra due importanti arterie stradali (asse interurbano e circonvallazione) e collega la città all’aeroporto e ad un grande centro commerciale. Il quartiere, nato e sviluppatosi attorno alla attività agricola, negli ultimi decenni ha vissuto una rivoluzione urbanistica radicale, ampliandosi nella direzione delle campagne e trasformandosi in quartiere residenziale ormai senza discontinuità territoriale con i quartieri limitrofi di Malpensata, Colognola e Boccaleone.

La scuola rappresenta sul territorio del quartiere l’unica offerta scolastica a servizio della popolazione (la scuola primaria è infatti fuori quartiere) e per molti anni è stata l’unica del circondario ad accogliere anche i bambini da 24 a 36 mesi attraverso la sezione Primavera, ora sospesa.

Negli ultimi anni diversi fenomeni hanno accelerato degli importanti cambiamenti culturali. Per esempio, l’espansione demografica, dovuta all’afflusso di tante famiglie giovani non radicate nel quartiere, non è stata accompagnata da una crescita progressiva del senso di comunità, per cui i servizi per l’infanzia del quartiere da anni si pongono come prima possibilità di aggregazione e socializzazione delle famiglie, ma anche di ingresso di queste nel tessuto sociale del quartiere. Ognuna delle famiglie che la Scuola incontra è portatrice di una storia, di una ricchezza umana, di stili educativi, di bisogni diversi. L’intreccio di tanta complessità è un stimolo per la Scuola a rimodellare continuamente la propria proposta formativa non solo ad indirizzo dei bambini, ma anche a sostegno delle famiglie stesse che sempre di più chiedono implicitamente di uscire dalla propria autoreferenzialità e di far parte, portando il proprio contributo, di una comunità accogliente ed educante.

Per la Scuola non sempre è facile interpretare i bisogni delle famiglie, anche perché a volte vengono coperti da atteggiamenti di chiusura o apparente aggressività e non trovano un’appropriata espressione. Per questo si sta dotando di strumenti che facilitino il dialogo e una comune e condivisa presa di responsabilità nel difficile compito dell’educazione dei bambini e delle bambine. La Scuola non è della Parrocchia, né del personale che ci lavora; è di tutti. E ciascuno dei soggetti coinvolti a vario titolo si deve far carico della sua crescita per ciò che gli compete.